martedì 11 febbraio 2014

Si è dimesso l’assessore Palminteri, la lettera di dimissioni

Le difficili e a volte drammatiche condizioni economiche e sociali della società attuale impongono necessariamente l’apertura di una nuova e responsabile fase politica. Bisogna continuare a lavorare per un progetto che parta dall’unità del centrosinistra e riconosca come importante e strategica l’alleanza con le forze dei moderati.

L’orizzonte entro il quale lavorare non può che essere quello dello sviluppo, della partecipazione e dell’impegno civile. Il Partito democratico, primo partito nazionale, ha l’ambizione e il dovere di promuovere tutto questo e sicuramente non con una gestione personale sia a livello nazionale che locale. Ha l’ambizione e il dovere di governare tali processi in alternativa al centrodestra con i principi e i valori che la contraddistinguono. Anche per questo il partito dovrà continuare in un percorso per il rilancio sociale ed economico anche a livello locale con una visione strategica di sviluppo incentrata sul riscatto dei ceti più deboli e, naturalmente, per tutte le attività sane e produttive di questa comunità.
Il Partito democratico raccoglie questa sfida con grande senso di responsabilità.
Ciò premesso, il sottoscritto non ha mai inteso la politica come il mezzo attraverso il quale arrivare alla mera occupazione di posti e poltrone di potere. Chi mi conosce lo sa, perché la storia di ognuno di noi è scritta ed il sottoscritto ha pagato personalmente le scelte di dignità e di coerenza (perdendo la carica di consigliere comunale, dopo essermi dimesso per ricoprire il ruolo di assessore comunale, revocato successivamente a causa di beghe politiche tra il sindaco e il presidente del consiglio dell’epoca). Ad oggi, alla luce di come sono andate le cose, mi sento di dire di non essere pentito delle scelte fatte e dei comportamenti assunti. La dignità e la coerenza della persona e della politica, a mio vedere, non è in vendita o scambiabile con poltrone o altro, è chiaro che ciò non è nello stile del sottoscritto. Qualcun altro non ha fatto lo stesso, difendendo soltanto la “sua poltrona”, ma è acqua passata ed ognuno di noi risponde per i propri comportamenti. Sono state e saranno sempre le elezioni che ci sottopongono al giudizio degli elettori, e per quel che mi riguarda gli elettori, ad oggi, hanno riconosciuto in me un loro degno rappresentante.
Abbiamo vinto le amministrative del 2013 con l’elezione del nostro candidato sindaco Vincenzo Lotà, e della nostra lista siamo stati eletti tre consiglieri comunali. Il Partito Democratico all’interno del suo Circolo aveva deciso già in campagna elettorale di designare come Assessore, nel caso di vittoria, il primo degli eletti della lista. Così è stato. Il sottoscritto grazie al consenso degli elettori e della lista dei candidati è risultato il primo degli eletti, ed è stato designato al Sindaco quale rappresentante del Partito Democratico in seno alla Giunta. Il Sindaco nell’accettare la designazione chiedeva l’eventuale dimissioni dalla carica di consigliere comunale. La risposta del Partito Democratico è del tenore che “l’Assessore Palminteri deciderà se e quando fare tale scelta”, dal momento che, tra l’altro, la legge vigente consente ai Consiglieri Comunali di potere ricoprire le due cariche (fino al 50% dei componenti della giunta).etto questo, il sottoscritto avendo ricevuto insistenti e continue pressioni da parte del Sindaco volte a fare una scelta e rinunciare alla carica di Consigliere Comunale che, peraltro, negli ultimi giorni si sono tramutati in atteggiamenti che pregiudicano i rapporti interpersonali nonché di fiducia tra il Sindaco stesso ed il sottoscritto e avendo riflettuto parecchio su tale scelta, oggi mi sento di decidere in piena e totale serenità. Rinunciare al ruolo di Consigliere Comunale, a mio modo di vedere, è tradire l’elettorato a cui ho chiesto il consenso. 

Pertanto, alla luce di quanto detto, con senso di responsabilità, non essendoci più quel clima distensivo e di serenità necessario ed indispensabile per potere espletare degnamente il ruolo di Assessore Comunale, mio malgrado, sono costretto a dimettermi da Assessore, incarico che ho avuto l’onore di ricoprire, nell’interesse della comunità menfitana, per un anno e quasi nove mesi.

Ringrazio il Partito Democratico che mi ha permesso di ricoprire questo ruolo, rimettendo nelle mani dello stesso le opportune scelte.
Rimango all’interno della coalizione assieme ai colleghi Consiglieri Comunali Pellegrino Andrea e Lucido Maria per rappresentare ancora e per sempre con dignità e coerenza il Partito Democratico. L’impegno continua, saremo attenti e vigili al fine di agevolare l’attuazione del programma elettorale votato dagli elettori e con il quale, con Lotà candidato sindaco, abbiamo vinto le elezioni comunali nel 2013.
Al Segretario Provinciale, dopo le dimissioni del Segretario del Circolo di Menfi, il compito di aiutare a ricomporre il quadro del Partito a livello locale, sperando nell’immediata convocazione dell’Assemblea per celebrare il Congresso al fine di eleggere il nuovo Segretario cittadino e gli Organismi previsti dal Regolamento del Partito Democratico.

Menfi Lì, 23/03/2015
F.to Il Consigliere Comunale
Saverio Palminteri

Saverio Palminteri tra i candidati per l’Assemblea regionale del Pd

Sono state presentate alla Commissione regionale per il Congresso del Partito democratico, le liste con le candidature all’Assemblea regionale. Sono 180 i componenti dell’assemblea, che saranno eletti con le primarie del 16 febbraio.

Le liste sono collegate a ciascun candidato alla segreteria regionale: Antonella Monastra, Giuseppe Lupo e Fausto Raciti.

Ad Agrigento la lista di Fauso Raciti, aperta da Letizia Paci, vede fra i candidati anche Saverio Palminteri. L’attuale assessore del nostro Comune è l’unico menfitano fra i candidati che concorreranno a formare l’assemblea del Partito Democratico siciliano.

martedì 4 febbraio 2014

Tonino Tassinari delegato della convenzione regionale del PD

Si sono concluse domenica le procedure per la scegliere i candidati che si andranno a contendere il posto da segretario regionale del Partito Democratico.
Tonino Tassinari è stato eletto, dall’Assemblea del PD di Agrigento, delegato della Convenzione regionale per la componente di supporto alla candidatura di Fausto Raciti a Segretario Regionale.

I circoli agrigentini del Pd, nella giornata di sabato, hanno votato selezionando tre candidati su 4. Fausto Raciti, segretario nazionale dei giovani democratici ed espressione di gran parte del partito, dai renziani ai cuperliani, ha avuto la maggioranza assoluta con il 65,91 per cento dei voti. Secondo Giuseppe Lauricella, con il 15,82 per cento. Terzo, con il 10,07%, Giuseppe Lupo, segretario regionale uscente. Sotto quota 5 per cento Antonella Monastra, con il 4,45%. Alle urne si sono recati 3722 votanti con 3664 voti validi.
Tonino Tassinari fra i delegati incaricati a eleggere il vertice regionale del Partito Democratico.
Questi voti, nella giornata di domenica, si sono poi “tradotti” in un numero proporzionale di delegati alla convenzione regionale.

Pro Giuseppe Lupo sono stati nominati Antonia Maria Limbasci e Calogero Pumilia;

Pro Giuseppe Lauricella sono stati eletti Noemi Nobile, Paolo Cilona, Luigi Fiore, Gaetano Cala e Gaetano Giardina;
Pro Fausto Raciti sono stati eletti Antonio Giuseppe Sinesio, Daniela Mazza, Salvatore Marrone, Carmelina Bellavia, Salvatore Gazziano, Adriana Migliore, Giuseppe Contino, Teresa Monteleone, Davide La Licata, Tonino Tassinari, Giovanna D’Amato, Rosario Manganella, Giovanni Di Rosa, Sasà Consiglio e Claudia Mandracchia.
Pro Antonella Monastra è stato eletto Mimmo Ferraro, candidato civatiano.

Nei giorni scorsi sono stati inoltre nominati sette coordinatori zonali che si occuperanno di raccogliere le istanze di specifiche aree della Provincia regionale di Agrigento.
Si tratta di Calogero Montalbano, Stefano Tesè, Filippo Plano, Massimo Ingiaimo, Vincenzo Maniglia, Antonino Genova e Giusi Panepinto.